L’Ernia cervicale si manifesta quando la degenerazione dei dischi cervicali ne provoca l’indebolirsi e una parte di essi può sporgere e comprimere una radice nervosa. Ne deriva, oltre al dolore cervicale, il dolore diffuso ad un braccio persistente, intenso ed accompagnato da alterazioni della sensibilità.
Le linee guida sulla cura di questa patologia prevedono che sia trattata conservativamente per almeno tre mesi, a meno che non vi sia ingravescente diminuzione della forza del braccio stante il fatto che la guarigione spontanea è ben possibile. Si arriva alla chirurgia solo nei casi dove il dolore persiste in modo intenso ed invalidante.
La tecnica più collaudata è l’artrodesi anteriore mini invasiva. Con un piccolo accesso permette di rimuovere l’ernia al microscopio operatorio e inserire uno spaziatore tra i corpi vertebrali. Si tratta di chirurgia davvero poco invasiva che si esegue con due o tre giorni di degenza.
Dott. Antonio Diego Bruno
Specialista in Chirurgia vertebrale
